I progetti Hope Contest e Hope Brave Bunnies perseguono il fine di sensibilizzare la società, a partire dai più giovani, aumentando la conoscenza e la consapevolezza in merito alla crisi umanitaria ucraina.
In seguito alla crisi umanitaria ucraina, il Consolato Onorario d’Ucraina ha creato il Centro di Emergenza “Hope Ukraine” (www.hopeukraine.it) per dare supporto al popolo ucraino, sia sul territorio italiano che su quello ucraino.
Come afferma il nome stesso, “hope”, l’obiettivo di tale progetto è quello di portare speranza al popolo ucraino, ma allo stesso tempo, promuovere la pace, l’accoglienza e la solidarietà.
Informazioni complete nel sito hopeukraine:
Gli elaborati selezionati da ciascuna istituzione scolastica dovranno essere inviati al seguente indirizzo email:
Read more...
La recente reazione unanime di Londra e dei paesi alleati in risposta alle eventuali “azioni sporche” della Russia, nel cosiddetto “caso Skripal”, hanno rievocato un dibattito acceso sulle possibilità di estendere le sanzioni alla Russia. La discussione sta suscitando una vasta eco anche nei media italiani, dove sono stati ricordati “danni per 10 miliardi di euro”, “la catastrofe economica”, e che l’Italia è il “paese più danneggiato dalle sanzioni”, ecc.
La tematica delle sanzioni è davvero molto importante e presenta vari aspetti. Prima di tutto vorrei ricordare le ragioni per le quali le sanzioni sono state introdotte da parte dall’UE: l’aggressione armata e il tentativo dell’annessione di una parte del territorio dell’Ucraina, un paese sovrano e indipendente. La Russia si sarebbe dovuta comportare, al contrario, come uno stato garante dell’integrità, della sovranità e dell’indipendenza dell’Ucraina.
Quale potrebbe essere la risposta alle azioni così violente e ciniche che hanno calpestato i principi fondamentali del diritto internazionale? Nessuno avrebbe voluto le azioni militari attive, l’Ucraina si oppone militarmente alle truppe russe e il mondo occidentale ci ha sostenuto con l’applicazione delle sanzioni. Queste sanzioni non hanno colpito in nessun modo i produttori del settore agroalimentare o della moda, o dell’industria più in generale. Le stesse sono state la risposta giustificata che aveva come obiettivo limitare l’aggressività militare russa al fine di indurla a rientrare nelle norme del diritto internazionale. Perciò, le sanzioni introdotte hanno colpito in modo chiaro e preciso i responsabili dell’attacco all’Ucraina, le imprese del settore militare-industriale e le strutture connesse, gli operatori commerciali di armamenti, i particolari prodotti e le tecnologie a doppio uso ecc.
Le perdite subite dalle imprese italiane sono dovute alle cosiddette “controsanzioni”, introdotte proprio dalla Russia. Queste controsanzioni russe (che, non si capisce per quale ragione, spesso non vengono chiamate con il proprio nome) sono una risposta insensata da parte del Cremlino, considerando che colpiscono prima di tutto la propria popolazione. Le sanzioni imposte dalla Russia, come ritorsione, hanno danneggiato l’export italiano nel settore agro-alimentare, come carne, pollame, legumi, frutta, formaggi e salumi.
Quali sono le reali perdite economiche dovute alle sanzioni contro la Russia? In totale le sanzioni russe toccano 55 gruppi del settore agroalimentare (per più di 2 mila gruppi di merci del commercio bilaterale). Se facciamo una breve analisi vediamo che l’export italiano delle merci corrispondenti a queste posizioni nell’anno 2013 (ancora prima delle sanzioni) ammontava a 202,7 milioni di euro. Certo, questa non è una somma trascurabile, ma di sicuro non confrontabile con i “danni di 10 miliardi”, evocati da una parte di stampa. D’altra parte queste merci sotto le sanzioni russe rappresentavano solo l’1,8% del totale export italiano verso la Russia e lo 0,6% delle esportazioni italiane dei prodotti agroalimentari verso i paesi del mondo. Anzi, non tutti i 202,7 milioni sono stati persi, nel 2017 l’Italia ha esportato queste merci per 37,4 milioni di euro. Questa stima è anche confermata da parte dell’ICE la quale, nel rapporto annuale del 2016, accerta che “considerando specificamente i prodotti italiani colpiti dall’embargo russo, la flessione delle loro esportazioni complessive ammonta a circa 151 milioni di euro nel biennio 2014-15”.
Allora perché è crollato l’export italiano verso la Russia e di quanto? Nel 2013 l’export totale dell’Italia verso la Russia ammontava a 10,7 miliardi di euro (dati ISTAT). Anche da questo indicatore sembra dubbia la tesi di perdite degli stessi 10 miliardi. Dal 2013 al 2016 la contrazione delle forniture verso la Russia è stata del 12,6% all’anno, mentre l’export è cresciuto del 19,3% nel 2017. Il principale fattore che ha causato una significativa riduzione dei flussi commerciali nella Federazione Russa è stato il crollo dei prezzi mondiali sul petrolio che per un paese dipendente dall’export ha causato una drastica flessione dell’afflusso di valuta nel paese. Questo fatto ha avuto come conseguenza il calo della capacità di acquisto della popolazione russa e una significativa svalutazione del rublo.
Inoltre, mi sorprende che durante questi anni nessuno, tranne me, abbia parlato delle perdite dell’economia italiana nel commercio con l’Ucraina a causa dell’aggressione russa. Tra il 2013 e 2016 l’export italiano è stato ridotto di 1,3 miliardi di dollari USA, secondo i dati del Centro del commercio internazionale. E secondo i calcoli degli esperti internazionali, l’aggressione russa è costata all’economia ucraina circa 98,4 miliardi. I contratti persi in Ucraina, chissà come mai, non interessano tanto i propugnatori dell’abolizione delle sanzioni.
E se la parte economica della questione è più o meno chiara, l’aspetto morale ed etico rimane aperto. Secondo la stima dell’ONU l’Ucraina ha subito le perdite di più di 10 mila vite umane, tra militari e civili. Non è solo una statistica. Significa che un nonno seppellisce i suoi due nipotini, che l’unico figlio non torna mai a casa dai genitori e che i bambini restano orfani. Come ho detto all’inizio, sono state imposte le sanzioni contro la Russia come paese aggressore, un paese che non rispetta i patti e il diritto internazionali. Le sanzioni costituiscono l’unico possibile strumento legale di pressione sulla Russia. Abolire le sanzioni senza passi concreti della Russia verso la normalizzazione della situazione in Ucraina, inclusa la Crimea, significherà mostrarsi deboli e dipendenti, riconoscere il diritto di forza e sciogliere le mani di Mosca.
Esprimiamo tutta la nostra gratitudine nei confronti dell’Ambasciata italiana a Kiev, l’Ambasciata Ucraina a Roma e la Camera di Commercio Nazionale Ucraina che sempre si prodigano per organizzare interscambi e promuovere la fortificazione delle relazioni e delle opportunità.
Al centro dell’attenzione, questa volta è il Business forum Italia-Ucraina che avrà luogo presso la Camera di Commercio Nazionale di Kiev Martedì 30 gennaio 2018 dalle ore 16.00 alle ore 20.00 che vedrà la presenza del Ministro degli Affari Esteri Italiano, Angelino Alfano e il suo omologo Ucraino, Pavlo Klimkin.
il Consolato Onorario di Ucraina è lieto di annunciare che durante la prossima missione in Ucraina, avrà il piacere di accompagnare il Ministro stesso assieme ad alcuni imprenditori per rafforzare le relazioni tra i due paesi.
Read more...
Dal 25 al 27 novembre 2017, presso la Fiera “Stili e Sapori di Padova” abbiamo avuto l’onor e il piacere di ospitare una delegazione di buyers e grossisti interessati al. Errato italiano.
Prima di tutto, vorremmo ringraziare Promex, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Padova per il supporto, la disponibilità e l’organizzazione. Tra i partners ucraini si é distinto anche il Vice Presidente della Camera di Commercio Nazionale d’Ucraina Rostislav Korobka che assieme agli altri ospiti ha avuto la possibilità di visitare i siti produttivi delle aziende italiane, tra le quali, i salumi di Becher spa e I Formaggi di Latterie Venete.
Il 27 ottobre 2017, si è tenuto presso la Provincia di Padova, Il Forum “Ucraina chiama Padova – Percorsi di internazionalizzazione” con il Presidente della Provincia di Padova, Enoch Soranzo, il Console Generale d'Ucraina a Milano, il Console Onorario d’Ucraina Marco Toson, il Presidente della Camera di Commercio di Padova, Fernando Zilio e il Direttore Generale del Consorzio Zona Industriale a seguito della Gemellaggio portato a termine tra la Provincia di Padova stessa e la regione di Kherson. Durante il Forum i partecipanti hanno discusso attivamente per realizzare una piattaforma concreta di opportunità per le imprese in Ucraina.
Read more...Nell'ambito dell'importante Forum Economico Internazionale di Kiev, lo scorso 6 ottobre 2017 la Camera di Commercio ucraina ha organizzato una Tavola Rotonda Italia - Ucraina.
L'Italia è infatti il secondo paese europeo per volume di export in Ucraina, dove sono già presenti oltre 300 aziende italiane.
Hanno partecipato all'incontro autorità e imprenditori, nonchè rappresentanti del settore dell'economia, dello sviluppo delle infrastrutture, dell'energia, di prodotti alimentari e vino, costruzione, il settore immobiliare, architettura e design, servizi finanziari e legali, istruzione, attrezzature mediche.
Per la delegazione italiana presenti il Console Marco Toson, il Presidente Gennadiy Chizhikov e l'Ambasciatore italiano a Kiev Davide La Cecilia.
Read more...
Questa mattina a Kherson il Console Onorario Marco Toson ha accompagnato il Vice Presidente della Provincia di Padova Fabio Bui a firmare il Giuramento di Fraternità insieme al Governatore della regione di Kherson Andriy Gordieiev.
Il Giuramento da oggi legherà i nostri due paesi in una crescente collaborazione, per promuovere il dialogo, per scambiare esperienze e per eseguire tutte le attività congiunte che possono favorire un miglioramento reciproco in tutti i campi, per incoraggiare e sostenere gli scambi tra i nostri concittadini, rispettando le nostre diversità in un'atmosfera di fiducia e con spirito di solidarietà.
Un bel traguardo per tutti e tutte.
La scorsa domenica 24 settembre il Console Marco Toson ha partecipato all'assemblea nazionale della Sos Bambino IA Onlus , una organizzazione non lucrativa di utilità sociale che opera nel campo della tutela dell'infanzia in difficoltà e che si propone come aiuto alle coppie di aspiranti genitori. L'associazione svolge le proprie attività nei Paesi Stranieri di Russia, Ucraina, Colombia, Messico, Bolivia, Tanzania, Kazakistan, Repubblica Domenicana ed Haiti in tutto il territorio nazionale italiano.
Il Console, in particolare, a seguito del nuovo decreto legislativo in materia entrato in vigore in Ucraina, si sta adoperando per agevolare le procedure di adozione di bambine e bambini ucraini.
Read more...
Si è tenuto lo scorso 23 e 24 settembre presso Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (PD) la 13a edizione di Caseus Veneti, la kermesse casearia che ha consegnato nella mattinata di sabato le 37 medaglie d’oro assegnate dalla Giuria tecnica ad ogni categoria di lavorazione. In mostra 409 formaggi prodotti da 78 caseifici provenienti da tutto il Veneto.
Il Console Marco Toson e la sua struttura commerciale con la Camera di Commercio Ucraina per l'Italia si sono messi a disposizione per agevolare l’internazionalizzazione delle imprese alimentari venete in ucraina, e sono stati gli ospiti d’onore con Luca Zaia per la delegazione straniera dei buyers arrivati dall’Ucraina e coordinati dal Consolato di Ucraina di Padova.
Un'edizione di grande successo che ha contato migliaia di persone e il tutto esaurito nelle degustazioni guidate e nei cooking show al femminile che hanno visto sette Chef reinterpretare le eccellenze DOP regionali. Grande successo inoltre per le degustazioni al buio realizzate in collaborazione con la Fondazione Lucia Guderzo onlus che ha accompagnato i visitatori in un’esperienza sensoriale priva di luce.
Read more...Questo giovedì il Console onorario Marco Toson e gli architetti del progetto Desanka sono intervenuti in diretta Skype al Forum di Architettura di Dnipro. L’intervento aveva lo scopo di promuovere alla platea ucraina proprio il progetto “Desanka”, che mira ad offrire un’alta formazione di design italiano ai giovani studenti e architetti ucraini, in modo tale che il grande capitale umano ed ingegneristico presente in Ucraina possa esprimersi nella costruzione di edifici che siano anche belli.
Read more...Accompagnato dal Console onorario Marco Toson, Alexander Kapustin, Capo dell’Ufficio Commerciale dell’ambasciata d’Ucraina in Italia, lo scorso 13 settembre è stato accolto dal presidente Giannandrea Dubbini nella sede della storica azienda Caffè Diemme. Durante la visita è stato illustrato l’intero processo di lavorazione dal chicco grezzo alla torrefazione al confezionamento. Il colloquio è poi continuato all’interno del piccolo laboratorio in cui si sperimentano nuove miscele e si fa formazione. L’incontro è stata un’ottima occasione per parlare delle possibilità che ha l’azienda di inserirsi nel mercato ucraino, in cui i prodotti italiani riscuotono un grande successo.
Read more...Durante la giornata densa di appuntamenti di mercoledì 13 settembre, l’Ambasciatore di Ucraina in Italia Yevhen Perelygin ha incontrato il neoeletto Sindaco di Padova Sergio Giordani alla presenza del Console onorario Marco Toson.
Il colloquio si è svolto in un clima amichevole, in cui l’ambasciatore si è congratulato con il Sindaco per la sua elezione ed ha sottolineato la grande importanza che riveste la città di Padova nella relazione fra i nostri due paesi. L’ambasciatore crede che la città di Padova, con la sua grande presenza di studenti e la sua doppia anima al contempo moderna e ricca di storia, rappresenti un esempio da seguire. Il sindaco, a sua volta, si è detto felice di offrire la sua totale collaborazione per i futuri progetti, garantendo fin da subito la disponibilità di una sala comunale per ospitare delle mostre d’arte. L’incontro si è concluso con uno scambio di doni e la promessa di impegnarsi a coltivare dei rapporti che si prevedono estremamente arricchenti per entrambe le parti.